“Il mio uomo naviga nei siti porno!”… che fare?

L’offerta di siti erotici e pornografici proposta da internet è ormai pressoché illimitata e incontrollabile; esistono materiali per tutti i gusti e per tutte le età, che sono fruibili 24 ore su 24 e praticamente da ovunque (computer, tablet, smartphone).

Quello che spesso succede a una donna che scopre il proprio partner navigare su siti porno, è di sentirsi tradita, e quindi reagire con rabbia, svalutazione di sé, biasimo per l’altro.

 

Indubbiamente, il fatto che oggi ci sia una disponibilità di materiale pornografico così ampia e facile da raggiungere, ha cambiato molto le abitudini individuali in questo frangente. È tuttavia fondamentale distinguere in prima battuta

  • l’utilizzatore (più o meno abituale) della pornografia, che però non ne è dipendente,
  • da quello compulsivo, che invece non può fare a meno di navigare su determinati siti per sostentare le proprie pulsioni sessuali (per approfondire questa tematica clicca qui).

Noi qui ci riferiamo alla prima tipologia di fruitore del porno, quello che secondo una recente ricerca (di Chiara Simonelli – psico-sessuologa dell’Università Sapienza di Roma – e  Marta Giuliani – Istituto di Sessuologia Clinica di Roma -) trascorre mediamente 2 ore alla settimana dedicandosi dalle cosiddette online sexual activities. In questi casi, peraltro, non tutto il tempo che viene trascorso guardando siti pornografici viene dedicato ad attività autoerotiche; bisogna infatti considerare un’importante funzione legata per il maschio alla stimolazione visiva: l’arricchimento dell’immaginario erotico (vedi anche questo post riguardante la dimensione di gioco della sessualità).

Inoltre, è necessario sottolineare come mediamente per il maschio – molto più che per la femmina – la sfera sessuale rappresenti una possibile modalità di affrontare un momento difficile, scaricando tensioni nate altrove, cercando soddisfazioni che hanno origine diversa da quella sessuale, o alleviando frustrazioni che nulla hanno a che fare con questa sfera.

Quindi, una donna che si accorga che il proprio partner frequenta siti pornografici come può comportarsi? Sicuramente è importante non aggredire l’altro, non accusarlo di chissà quali misfatti e nemmeno metterlo alle strette chiedendogli magari di scegliere tra la vita di coppia e la navigazione (quasi come se si trattasse di un tradimento reale).

In situazioni simili, nella maggior parte dei casi personalmente consiglio di affrontare la questione, cercando una via di comunicazione leale e tranquilla, in cui poter esprimere i propri sentimenti senza ferire l’altro, ma con la fermezza di chi ha necessità di essere ascoltata. La complicità all’interno della coppia è una dimensione che può essere continuamente negoziata e ampliata… e non dobbiamo sottovalutare il fatto che affrontare determinati argomenti con sufficiente serenità possa essere anche un ottimo espediente per rendere la sessualità di coppia sempre più appagante, arricchire le proprie curiosità e affrontare insieme eventuali nuovi stimoli.

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